Chi ha paura della salute?
di Walter Pierpaoli
Noto in tutto il mondo per le sue scoperte relative alla melatonina, alla ghiandola pineale e all’identità immunologica, l’autore denuncia apertamente l’ostruzionismo del cartello farmaceutico verso l’accesso a terapie realmente efficaci nel ripristinare la salute e prevenire l’insorgere di malattie degenerative.
Preambolo Una tale improbabile domanda trova delle pronte risposte, che tutti attendono o intuiscono. Tali ovvie risposte sono nella mente di tutti ma pochi osano rispondere. Infatti, non si sa che quasi tutti temono la salute! Perché? Ma è chiaro. L’economia del pianeta dipende ormai dalla gestione della salute e dalla longevità dei suoi abitanti. Altro che petrolio e gas! Si tratta di circolazione di denaro. Ci vivono e guadagnano tutti: governi con tasse e profitti generati da chi si occupa di salute; produttori di farmaci protetti da brevetti o generati solo dalla chimica farmaceutica; laboratori di analisi; produttori e gestori di costosissime apparecchiature cosiddette diagnostiche e persino terapeutiche; medici, specialisti, psicologi, ospedali e strutture di ogni genere curative o riabilitative; casse pensioni; i “persuasori occulti” che sciorinano ogni genere di rimedi che, a loro avviso, aiutano a prevenire, mantenere e recuperare. Tutta l’economia ruota intorno alla salute e quindi, ovviamente, nessuno è sinceramente interessato alla salute, a parte chi soffre e si rivolge ai "salvatori”.
Dal 1960, anno in cui mi sono laureato in medicina a Milano, si è verificato un progressivo e massiccio intervento della chimica nella medicina e in generale come sostitutivo della Natura. Tornato ai pazienti nel 1996, dopo anni di intensa ricerca continuati dal 1960 fino al 2008, mi sono trovato nel pieno della follia chimica. Pare che l’Uomo, rimasto in sintonia con la Natura sin dai primordi del mondo, abbia pensato di potersi sostituire ad essa e di inventarsi “molecole intelligenti”. Prima ne ha scoperte di utili come i primi antibiotici, poi le ha modificate per poterle brevettare e farci lauti guadagni. La brevettazione delle molecole inventate dai cervelloni umani sono state possibili solo a chi aveva i capitali per registrare e mantenere i brevetti. Io ne ho registrati parecchi, ma li ho dovuti abbandonare a causa dei costi. E attenzione, si trattava di molecole naturali di straordinario interesse terapeutico come la melatonina, il TRH e infine le incredibili transferrine. Anni e anni di lavoro intenso e spese, per trovarsi contro un muro di silenzio e di gelida ostilità: le molecole naturali e di enorme valore terapeutico trovano nemici intoccabili e pronti a tutto. Inoltre, la medicina è totalmente degenerata nei dettagli di chimica, genetica, biologia molecolare, dimenticando del tutto la splendida fisiologia del corpo. Per questo ci si ammala e si muore come e peggio di una volta, come rottami costosi e fastidiosi parcheggiati in cliniche e ospedali spettrali. Perciò desidero spiegare cosa sia successo dal 1960, e come la medicina sia ormai dedita alla creazione e al mantenimento di malattie croniche e agli enormi profitti sulle malattie e sul malato cronico. Le malattie degenerative sono la maggior parte di reddito e lucro al mondo, in un Sistema Distruttivo mascherato come “medicina”. Il mascheramento è ormai totale e non si sa più cosa sia la pietas e a chi ci si debba rivolgere. Infatti, gli stessi gestori della medicina sono narcotizzati e vivono senza speranza nella loro gabbia di confortevole e ineluttabile oblio farmacologico: si passa così dalla perdita di coscienza al trapasso. Ne ho parlato in un capitolo del mio libro L’Uomo senza Età. Dimenticare il tempo, Morlacchi Editore, Perugia.
Gli anni della metamorfosi da animale a macchina robotizzata
Avendo interrotto il mio percorso medico nei primi anni ‘60 per dedicarmi alla ricerca all’interno di varie discipline mediche come l’immunologia e l’endocrinologia, ho assistito alla nascita e alla decadenza di varie mode, come quelle dell’immunologia, dominata da gruppi basati negli USA in combutta con The Journal of Immunology, che distribuivano Nobel a egregi ricercatori dal nome di Jerne, Adelman, Benacerraf, astri inarrivabili le cui scoperte non ho mai capito. Colpa mia. Non potevo credere che il corpo fosse sminuzzato in cellule e molecole che non si parlassero tra di loro e che ignorassero altre molecole che le regolavano. Cominciai così a credere che fosse impossibile capire la funzione del corpo, ignorando i fattori prominenti ed ubiquitari che controllano ogni attimo della vita, vale a dire gli ormoni. La mia ostinata ricerca interdisciplinare portò infatti al memorabile lavoro pubblicato su Nature nel 1967, dove dimostravo che il corpo è costituito da un reticolo di cellule e fattori che sono legati tra loro in modo inestricabile. Ma tali scoperte, che rompono le uova nel paniere a molti, rimangono lettera morta in attesa di nuove epoche geologiche. Dagli anni ‘60 e con un crescendo impressionante, ho visto la medicina diventare chimica e il corpo trasformato in un “recettore” di strane molecole man-made, il cui scopo è quello di modificare quanto Madre Natura ha scelto e selezionato in miliardi di anni. Tali molecole sono i farmaci. Ma dietro tale ventata di novità si è scatenata la corsa alla brevettazione di tali molecole, la cui protezione brevettuale, possibile solo ai potenti della farmacologia, ha prodotto ritorni economici che sfuggono a chi conta gli spiccioli. Infatti, si è creato un mondo di chimica e profitti che ha oscurato volutamente ogni possibile progresso delle conoscenze della fisiologia del corpo. Per quanto mi riguarda, immerso com’ero nella ricerca integrata e impermeabile come sono alle mode e alle distrazioni genetiche e molecolari, mi sono trovato in un mondo alieno, dove le vere scoperte sono scomode e vanno ignorate. Non esiste quello di cui non si parla, oppure se ne parla solo per confondere chi legge. Nel mio caso, mi sono svegliato dalle mie infantili illusioni alla pubblicazione delle mie ricerche che hanno portato negli USA al bestseller The Melatonin Miracle nell’agosto 1995. La notizia sconvolse il mondo scientifico e mi attirò l’odio di molti, presi di sorpresa dall’inaspettato “miracolo”. Ancora oggi, dopo quasi vent’anni, i produttori di farmaci, svizzeri e tedeschi in primo luogo, hanno deciso di bruciare sul rogo la strega melatonina, pericolosa fautrice di un tipo di salute alla quale non si era abituati. La salute vera è invisa a chi ne fa lucro in combutta con una miriade di faccendieri tra i quali includo i produttori di farmaci, i loro servi medici, le organizzazioni sanitarie internazionali (la WHO di Ginevra), i farmacisti, gli ospedali, i produttori di costosissime e largamente inutili apparecchiature diagnostiche e “terapeutiche” e non ultimi i Governi che pagano le precarie pensioni e certo non amano sentir parlare di “longevità”. Tutti hanno paura della salute! Ma l’aspetto assurdo e grottesco della vicenda, è che la melatonina ha solo dischiuso il mondo della ghiandola pineale e la reale possibilità di prevenire tutte le malattie e di invertire il processo di invecchiamento, o almeno di portarci senza dolori e malattie al termine ultimo della vita del mammifero uomo, il che anche turba il sonno di chi odia la salute.
L’abominevole vicenda della melatonina svizzera
Non ci si deve illudere. Il Potere Farmaceutico si è ormai impossessato del mondo e fa di tutti noi servitori del Sistema. Esiste certo in molti l’angosciosa consapevolezza di questo dramma, che ha ora dimensioni storiche. Si tratta infatti di un evento che lascerà tracce profonde e una scia di morte a caro prezzo. La medicina allopatica, che si basa su farmaci creati dall’uomo con la chimica e la biochimica, è nata dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale imponendosi con la protezione dei brevetti e un crescente potere di promozione e vendita che non ha uguali nella storia. Le industrie farmaceutiche, capeggiate e appoggiate in Svizzera e in Germania dagli stessi Governi, orgogliosi dei crescenti fatturati (sic!), sono ormai le padrone del mondo e non lo nascondono neppure. Il fatto, a me ben noto, che i farmaci non portano a guarigione nessuna delle patologie più comuni (degenerative, autoimmunitarie e tumorali), è la prova che lo scopo dei potentati farmaceutici non è assolutamente quello di “guarire” le malattie, bensì quello di “mantenerle”! Infatti si parla di “cure” e non di “guarigioni”. Il fenomeno è talmente radicato e le menti sono talmente obnubilate dal Sistema, che risulta ormai impossibile fare qualcosa. Si deve solo attendere, anni o decenni, fino a che accada qualcosa che deve necessariamente derivare dalla maturazione della consapevolezza di chi soffre e si sottrae ai carnefici. È certamente molto pericoloso cercare di far capire cosa è successo, in quanto nessun mostro farmaceutico accetterebbe di vedere scendere il fatturato solo perché qualcuno si è accorto della mostruosa truffa.
La storia
So che la storia della melatonina è ora illustrata da centinaia se non migliaia di pubblicazioni, in gran parte seguite all’uscita a New York, nell’agosto 2005, del bestseller The Melatonin Miracle che lasciò di stucco le menti impreparate e oltraggiate di ricercatori, medici e industrie farmaceutiche. Lo spavento fu grande e ancora oggi pochi hanno capito cosa sia la melatonina e per quale ragione abbia provocato ansia e terrore. Poi è stata abilmente denigrata e tenuta nascosta e ancora oggi in Europa e nel mondo intero, con le notevoli eccezioni del Paese Liberale che si chiama Stati Uniti e del Paese Anomalo chiamato Italia, non se ne parla e non si trova. La melatonina apre infatti un Nuovo Continente della Salute e della Medicina. All’uscita del libro, seguita ad una straordinaria Terza Conferenza di Stromboli nel 1993 e alla descrizione nel 1994 di melatonina e trapianti di ghiandola pineale, riportati dalla più prestigiosa rivista scientifica mondiale, i Proceedings of the National Academy of Sciences, USA, ben 15 Paesi chiesero i diritti di pubblicazione e i relativi volumi furono pubblicati in 15 lingue. Il Governo degli Stati Uniti, rappresentato dalla Food & Drug Administration e dal National Institute of Health, allarmato dal fatto che tutti volevano la melatonina, mi convocò ad una Conferenza all’Università di Berkeley in California, volendo conoscere chi aveva generato tanto rumore e informarsi su tale miracolosa molecola. Sono per questo profondamente grato agli Stati Uniti, che hanno permesso la sopravvivenza della melatonina. Avevano capito che non si trattava di sonno o di jet lag, bensì di salute! Ma qui inizia la torbida vicenda che vado ad illustrare. L’editore tedesco Goldman Verlag di Monaco di Baviera ottenne i diritti a pubblicare il volume tedesco al prezzo di 70.000 Marchi. Ma cosa successe? Alla pubblicazione, che avrebbe dovuto vedere l’autore chiamato a firmare i libri e a prestarsi, come succede sempre, a interviste varie, nulla avvenne. Credo che invece di alcune centinaia di migliaia di copie, ne abbiano vendute poche migliaia. Alle mie proteste con l’agente letterario tedesco e con l’editore, rispose un assordante silenzio. Il Governo Tedesco aveva messo il veto. Non si doveva parlare di melatonina ai tedeschi. Infatti la Germania, con la Svizzera, ospita le più grandi multinazionali farmaceutiche e il messaggio della melatonina era troppo dirompente e pericoloso. Svizzeri e Tedeschi dovevano rimanere all’oscuro della scoperta, e lo sono tuttora! Il lavoro e le scoperte erano stati effettuati in Svizzera, la diffusione scientifica era avvenuta in Italia e negli Stati Uniti, ma esistono interessi che non si possono scalfire. Non solo, ma furono pubblicati articoli diffamanti e denigratori che relegavano la melatonina a un fumoso “sonnifero” e a rimedio del jet lag. Tuttavia io ero in Svizzera, la scoperta era stata fatta in Svizzera. Nel 1997 iniziai a preoccuparmi, in quanto in Italia spericolati commercianti avevano messo in commercio la melatonina, facendo enormi affari. Allora, essendo in Svizzera, mi misi in contatto con una nota società elvetica che si occupa della produzione di integratori e galenici, l’eccellente ditta Streuli SA di Uznach, e con loro misi a punto la Formula della Melatonina Zn-Se. Lo scopo era di far avere a chi ne avesse bisogno un prodotto serio e certificato, ma la vendita in Svizzera era proibita! Iniziammo pertanto a far produrre la simpatica Melatonina Zn-Se in Svizzera, per poi esportarla in Italia dove era ormai stata classificata come integratore alimentare, esattamente come negli Stati Uniti, e veniva venduta nelle farmacie.
La truce vicenda
In Svizzera il silenzio imperava finché improvvisamente, dopo nove anni, evidentemente allarmati dal fatto che gli svizzeri ed i tedeschi l’acquistavano in Italia, il Governo Svizzero e l’organizzazione Swissmedic, che regola i farmaci nel territorio nazionale, decisero che la melatonina era diventata... un farmaco! Quindi per la sua produzione si dovevano adottare misure costose e complicate che non erano certo nel programma della Ditta Streuli, la quale è autorizzata solo a produrre integratori. I poveretti e noi stessi eravamo chiaramente vittime della decisione che aveva trasformato l’innocente melatonina in un farmaco. A sentire tali vicende si rimane allibiti, ma la gente non le conosce. Gli svizzeri ed i tedeschi della melatonina non hanno mai sentito parlare, quindi non esiste e non interessa ai medici, in quanto non è prescrivibile, pena la galera. Questo è il mondo finanziario che domina il Pianeta e che gestisce vita o morte della gente. Con grande disagio, spese e fatiche dovemmo trasferire la produzione in Italia, il benedetto Paese dove abbiamo vinto la Guerra alla Melatonina, capeggiata dalle Forze Armate degli Stati Uniti, che hanno salvato il mondo dalla sparizione della melatonina. Molte di queste vicende sono narrate nel mio libro scritto a quattro mani con Pippo Zappulla che si intitola L’Orologio della Vita. La storia della Melatonina. Inoltre allego la corrispondenza con il Ministro della Sanità svizzero e con la Swissmedic, gli spietati controllori dei farmaci. Basta leggere per capire ed avere conferma di quanto esposto sopra. Sono fatti che fanno rabbrividire e che ci fanno capire che la caccia alle streghe e i roghi sono ancora vigenti, ma che i metodi sono molto più raffinati e crudeli: ci vanno di mezzo tutti o quasi. È ormai una narcosi mortale che coinvolge tutti. Per i controllori dei farmaci, la Natura è diventata il Grande Nemico! Non si doveva parlare di melatonina ai tedeschi. Infatti la Germania, con la Svizzera, ospita le più grandi multinazionali farmaceutiche e il messaggio della melatonina era troppo dirompente e pericoloso.
I tutori della salute svizzera
Gordola, 26 Aprile 2009
Prof. Thomas Zeltner
Ufficio Federale della Sanità Pubblica
Seilerstrasse 8, CH-3011 Berna
Egregio Prof. Zeltner,
la ringrazio della Sua cortese lettera del 4 Aprile. Mi rammarico che Lei non abbia avuto tempo per un incontro per una faccenda tanto cruciale per la Salute Pubblica. Purtroppo il contenuto della lettera non risponde a domande certamente per voi imbarazzanti, e non dà alcuna spiegazione della assurda posizione della sostanza melatonina.
1. La melatonina non ha nessuna delle caratteristiche degli “ormoni”, come chiaramente spiegato e come Lei, per non tediarLa con spiegazioni complesse, può leggere nel libro qui accluso “L’Orologio della Vita” a pagina 50-52. Ne ho parlato numerose volte a Congressi Internazionali e Conferenze. In realtà, nonostante le molte centinaia di pubblicazioni (in rapida crescita) sulla melatonina, che ne hanno dimostrato l’innocuità ed i benefici, fa comodo persistere in tale definizione riduzionistica allo scopo di incutere paure a chi ne voglia fare uso. Tale atteggiamento è altamente fuorviante e privo di qualsiasi fondamento scientifico e logico.
2. Lei non mi spiega come mai la mia scoperta sia stata osteggiata dopo 8 anni, nei quali la mia Formula di Melatonina Zn-Se veniva prodotta dalla Ditta STREULI di Uznach per la vendita all’estero. Non è stata questa assurda decisione dovuta a spinte ricevute da altri Paesi? Allora vuol dire che la Svizzera si sottopone a pressioni indebite. Non le sembra paradossale che si proibisce, non solo la vendita, ma addirittura la produzione di preparati a base di melatonina che, in otto anni, non hanno mai dato adito ad alcun disturbo e lamentele?
3. Ho partecipato personalmente alle decisioni governative negli USA (FDA,NIH) che hanno dato libero accesso al mercato di prodotti a base di melatonina. Io sono solo convinto che l’Europa non era affatto preparata a comprendere l’impatto di questa scoperta. È solo grazie a quel grande Paese liberale e aperto che la mia scoperta ha avuto lo spazio che merita. Gli europei hanno dimostrato ancora una volta una bieca cecità ed una straordinaria arretratezza di visione e pensiero, riducendo la melatonina ad essere un “ormone”!
4. Nessun argomento burocratico e normativo è in grado di convincere chi abbia un minimo di comprensione, che la Svizzera si sia comportata correttamente nei miei confronti, invece di lodare e aiutare chi tale scoperta ha fatto con immense fatiche.
5. La scoperta e la dimostrazione dell’esistenza di un Orologio Biologico nella ghiandola pineale e la dimostrazione scientifica incontrovertibile da me portata sul ruolo della melatonina, è una vera e propria rivoluzione copernicana che inevitabilmente apre un campo nella medicina preventiva e curativa, che nessuno è in grado di fermare. Deve capire come la melatonina esogena abbia l’unico scopo di frenare e invertire il programma invecchiamento, come da me dimostrato nei roditori e come sto verificando da 12 anni nelle persone. Il meccanismo è stato da me dimostrato con i numerosi esperimenti con trapianto semplice e crociato di pineale.
6. Il fatto che altri, dotati di mezzi e potere politico ed economico e protetti dai “Corpi Regolatori Statali” sfruttino le mie scoperte, è un ulteriore schiaffo nei miei confronti e un enorme danno per la Svizzera. Si è persa una occasione storica anche offendendo la logica e la decenza.
7. La molecola ubiquitaria della melatonina, alla quale sono pervenuto dopo un percorso durissimo di 40 anni, anticipa quanto non viene percepito dalle menti riduzionistiche dei chimici, dei biochimici e dei farmacologi, schiudendo un tipo di azioni biologiche bio energetiche che sfuggono a chi fabbrica inutili e dannosi farmaci. Per questo la melatonina, in Svizzera e in Europa, è diventata il nemico N. 1 dell’industria farmaceutica inquanto fa capo a funzioni di regolazione centrale neuro-ormonali che permettono di interpretare la base del nostro programma biologico cresci-procrea invecchia e muori.
8. Certamente ridurre la melatonina, allo scopo di fuorviare la sua natura e funzione, a regolatore del sonno, è unav ergognosa bugia da parte di chi vuole confondere il pubblico a scopo di lucro e nello stesso tempo proporla come “ormone” e paradossalmente evitare che entri nel mercato degli integratori alimentari.
9. Abbiamo scoperto e dimostrato come la melatonina addizionata con zinco e selenio, proprio la formula da me elaborata con la ditta Streuli di Uznached esportata per 8 anni dalla Svizzera, porti a guarigione le più nefaste patologie dell’occhio, le maculopatie di vario tipo. Le invio il volume da me edito che riporta questa straordinaria scoperta. Da questa scoperta Lei certo si rende conto come il perseverare con l’assurda condanna della melatonina, si sta ora traducendo in colpevole responsabilità. Ovviamente si capisce come la Società svizzera potentissima che vende un prodotto carissimo e poco efficiente, non sia favorevole alla melatonina. Ma allora chi comanda a Berna? Il Governo o l’Industria Farmaceutica? Ma non dovrebbe il Governo tutelare la salute e aiutare a prevenire e curare le malattie degenerative, che costano immense cifre? È chiaro che la melatonina ritarda l’invecchiamento della pineale, in tal modo mantenendo i ritmi ciclici ormonali che controllano la sorveglianza immunologica e di conseguenza l’insorgenza di tutte le patologie.
10. Si è verificata una rivoluzione copernicana ma voi non ve ne siete accorti e persistete nella colpevole ostinazione di privare i sofferenti degli immensi benefici della melatonina. È un fatto storico che non potete più ignorare. La prego gentilmente di riflettere su quanto sopra e di convocare una Commissione che faccia luce su questa vicenda. Io vivo qui ma sono stato costretto a portare le mie attività mediche e scientifiche in altri Paesi di fronte a tale feroce e ottusa opposizione alle mie scoperte, di cui la melatonina è solo un esempio. Ma il salto di qualità è gigantesco e non dispero, prima o poi, di avere almeno la possibilità di portare i benefici delle mie scoperte anche alla Svizzera. Mi tengo a vostra disposizione. La ringrazio e cordialmente La saluto,
Walter Pierpaoli
Gordola, 9 marzo 2009
Eidgenössisches Department
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Bundesamt für Gesundheit BAG 3003 Bernz.
Hv. Herrn Dir. Prof. Dr. Th. Zeltner
Caro Professor Zeltner,
Vorrei pregarLa di poterLa incontrare dove Lei possa, qui nel Ticino o a Berna, per poterLe illustrare la terribile e vergognosa vicenda della “Melatonina”, molecola i cui immensi benefici sono stati da me scoperti e ampiamente illustrati, e che è ancora politicamente perseguitata qui in Svizzera. Dopo 13 anni di libero uso negli USA e in altri Paesi, tra cui l’Italia, improvvisamente, nel 2006, la SWISSMEDIC ha deciso di trasformare la Melatonina in “farmaco”, impedendo non solo l’uso e la vendita in Svizzera, ma persino la produzione come integratore alimentare, dopo 8 anni di produzione da parte della Ditta STREULI AG di Zurigo. Mancano le parole per definire questa situazione e siccome sono svizzero, ho fatto le mie scoperte in Svizzera e vivo in Svizzera, desidero ora porre fine a questo oltraggioso comportamento verso le mie scoperte e le persone alle quali viene sottratto il beneficio immenso della melatonina, per puri calcoli politici. La ringrazio dell’attenzione e in attesa di un riscontro (anche in inglese o tedesco), porgo i migliori saluti,
Walter Pierpaoli
Gordola, 28 Maggio 2009 Prof. Thomas Zeltner Ufficio Federale della Sanità Pubblica Seilerstrasse 8, CH-3011 Berna Egregio Professor Zeltner,
La ringrazio per la Sua lettera del 2 Aprile, in risposta alla mia lettera del 9 Marzo 2009. Non posso che piegarmi al verdetto emesso, che considera la melatonina un “ormone”! Molte sostanze naturali, alimentari e anche minerali, producono effetti sui livelli ormonali e non sono per questo dei “farmaci”. Allego quanto da me pubblicato. Non penso di poter difendere la mia posizione anche se scientificamente valida. Centinaia di pubblicazioni vengono ignorate. In realtà la melatonina ci introduce in una dimensione nuova che sfugge ai criteri di valutazione chimico-farmacologici. Non posso che rassegnarmi. Trovo tuttavia umiliante di dover subire un tale trattamento. Non possiedo i mezzi finanziari per omologare la melatonina in Svizzera come agente terapeutico, anche se ho realizzato studi, da me pubblicati, che ne mostrano l’immenso potenziale in gravi patologie. Rinuncio quindi forzatamente a qualsiasi richiesta sia di produzione che di vendita di prodotti a base di melatonina in Svizzera. Mi tengo a disposizione nel caso che Lei desiderasse incontrarmi e/o leggere quanto da me pubblicato a fini scientifici, terapeutici o di pubblica divulgazione.
Cordialmente La saluto,
Walter Pierpaoli
La Melatonina Zinco-Selenio Dr. Pierpaoli è stata sviluppata con la giusta selezione e combinazione di PRINCIPI ATTIVI ed ECCIPIENTI allo scopo di riprodurre nell’organismo il picco notturno fisiologico di Melatonina prodotta dalla Ghiandola Pineale, che è tipico dell’età giovanile. Il picco giovanile notturno così indotto mantiene i ritmi biologici che controllano ormoni e immunità.
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