Nel 2007, dopo 27 anni a Milano e oramai inghiottita dalla frenesia, dal lavoro e sempre di corsa e alla ricerca di non si sa cosa, ho deciso di cambiare vita, non mi sono mai sposata e non ho avuto figli, quindi a 43 anni ho lasciato solo casa e lavoro e mi sono trasferita In Sardegna. Purtroppo erano gli anni in cui stava iniziando la crisi economica e ancora non sapevo che sarebbero stati i più difficili della mia esistenza. Nel marzo del 2015, dopo varie peripezie sono dovuta rientrare con grandissimo dispiacere a Milano e facendo dei controlli in seguito a disturbi scopro di avere un tumore. Inutile dire che la mia vita è ulteriormente cambiata e la priorità non è più stata quella di cercarmi un lavoro ma di trovare un modo per curarmi. Sono sempre stata allergica alla medicina moderna e alla chimica e ho iniziato quindi a informarmi, ho passato notti intere su Internet a immagazzinare informazioni, per non tradirmi, per mantenere una certa coerenza.... ho trovato moltissime alternative, tante testimonianze e sono sempre più convinta che ho fatto la scelta giusta. Ascoltarsi e ascoltare il proprio corpo, usare il buon senso per non annegare nella marea di informazioni contraddittorie, trovare la propria strada e seguirla, non farsi terrorizzare da chi non la pensa come te. Ho chiesto pareri sul  mio caso a diversi oncologi tradizionali ma nessuno è riuscito a convincermi, finchè ho trovato una Dott.ssa a Milano, che, stufa di veder morire le persone per la chemioterapia, ha lasciato l'Humanitas per una Clinica svizzera dove si pratica la medicina antroposofica del Dott. Rudolf Steiner. Ho iniziato così una cura omeopatica a base di iniezioni sottocutanee che anzichè uccidere il sistema immunitario, lo sostiene e lo aiuta nel processo di guarigione. In seguito ho scoperto anch'io come Laura il gruppo su facebook "Quelli dell'Artemisia Annua" e, non avendo nulla da fare tutto il giorno ho avuto modo di seguire e approfondire gli innumerevoli argomenti e le casistiche trattate.

Poi ho conosciuto Laura S. per ora solo virtualmente, siamo distanti migliaia di km ma siamo vicinissime, lei è una ragazza molto generosa e sensibile e mi ha dato un sacco di consigli utilissimi...le persone non si incontrano per caso. Io non lavoro e percepisco una pensione di invalidità del 100% di 290 euro mensili e grazie a lei ho potuto conoscere anche molte persone generose che, a seguito di un suo appello nel gruppo, mi hanno sostenuto inviandomi gratuitamente integratori vari, utilissimi nel mio caso per continuare con le cure alternative. Poi, confrontandoci abbiamo deciso che insieme avremmo potuto cercare di aiutare centinaia di persone che come me si sono ammalate o hanno qualcuno che amano che combatte questa malattia, le tante persone che non sanno a cosa credere, che per paura si fanno travolgere o non hanno il tempo di informarsi, di trovare alternative. Non siamo medici, e non vogliamo sostituire nessuno ma crediamo che le nostre esperienze possano servire a tanti, così come a noi sono servite le testimonianze di altri e ci hanno aiutato a credere sempre di più che siamo persone uniche e diverse e non ci meritiamo di essere trattate come cavie da laboratorio.